"L'artefice non può mutare la materia. Ogni essere ha i suoi elementi inseparabili, coerenti, personali. [...] La vera felicità è non avere bisogno di felicità."

(Seneca "La dottrina morale")

"Au temps amoreux, plein de joie. *

Anna, il trillo felice

della gioia compiuta

e serena, non vaga è

la voglia di andare all'albero

e gustare il frutto futuro

che la giovinezza sentedovuto.

Niente nebbia sulle prode.

Verrà il tempo, e lo sai.

Autemps où tout rien s'égaye.

Forte il nodo di gioco complice

che l'amicizia lega e spartisce,

Anna.

E' riaffermare presenza vitale

in spazi da esplorare.

Avventura dell 'esistenza,

nei mari chiari di occhi,

gioia di serissimi scherzi.

Quei l'on ne voit buisson ni haie

Non era che timore, Anna,

che qualcosa (qualcuno?)

offendesse

la dolcezza profonda negli occhi.

Occorre esorcizzare

con allegra tristezza.

Stendere le belle dita,

ad accarezzare inconsuete brezze.

Qui en mai parer ne se veuile

Rintocca il pianoforte, Anna,

e non furono sempre note dolci.

Ma questo, della vita,

è prezzo e prova. Niente

può incupire la snella figura

in un tempo inesistente

(passato, presente);

con caparbia voglia

teniamo il cuore aperto

alle prossime certezze

di intelligenza recate.

Et couvrir de nouvelles feuilles."

Anna, dei dubbi è l'ala scura

dei capelli.

Forse timidezza scontrosa,

eppure proteggersi

non è rinuncia.

E' la giusta indignazione

che convince a darsi forza.

L'animo è lì, dove può

essere tenerezza e voler capire.

 

* "Nel tempo pieno di gioia e d'amore/Nel tempo in cui ogni cosa è gaia,/Perchè non si vede cespuglio o siepe/Che in maggio non si voglia addobbare/E coprire di nuove foglie."

Guillaume de Lorris, "Roman de la Rose", 1236